lettera

lettera della neve

se la neve non giungerà, andremo noi dalla neve. i nostri passi scricchioleranno tra il silenzio dei rami, mentre annuseremo il gelo del nord e mai avremo paura di perderci. e, se accadrà di smarrirci, sarà per ritrovarci più nuovi e tenaci di prima. ammireremo, divertiti, i colori inversi della primavera. io ti dirò che le montagne sono un oceano con l’orizzonte più vicino.

non temerò di mostrarti la mia ossatura sacra e, con quella fiducia che insegnano i cavalli, ci guarderemo a fondo negli occhi. tu poserai il tuo fiato sulla spalla mia e io il mio in cima alla tua. ci indicheremo i luoghi segreti dei nostri istinti e troveremo riparo dal mondo fuori in un dentro, che risuoni armonioso come un bosco selvatico – coi suoi abitanti nascosti.

ci nutriremo, ci puliremo, ci annuseremo, ci desidereremo, ci cercheremo, ci troveremo. cammineremo, ci fermeremo, ripartiremo al galoppo, sgropperemo calciando coi posteriori e, se ci colpiremo, non ci feriremo più di quanto già feriti siamo.

non abbiamo tutto né ci manca nulla. il mondo selvaggio è lì e ci aspetta. furioso e gioioso.

[ph. bi]

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